Secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l’inverno sarà tranquillo: “Stoccaggi raggiungono 90%”.
Il ministro italiano della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha parlato della questione gas, rassicurando gli italiani. «Abbiamo messo in sicurezza il paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca»,
Sono queste le parole del ministro durante il webinar di Rcs Academy «Repower Eu verso l’Unione Energetica». L’inverno in Italia è salvo, in quanto gli stoccaggi hanno superato il 90%. Il problema si ripresenterà però il prossimo anno.
Ne aveva parlato durante le scorse settimane l’ad di Eni Claudio Descalzi. Secondo il Ceo di Eni, «l’inverno più duro sarà quello del 2023/24» se l’Italia non potenzierà le sue infrastrutture. Descalzi ha aggiunto: «Non abbiamo una produzione nazionale, abbiamo 1/3 dei rigassificatori che ci servono e dobbiamo aumentare la capacità di stoccaggio».
La questione rigassificatori e price cap
Poi, per quanto riguarda i rigassificatori, Cingolani è intervenuto: «Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza energetica nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un vero e proprio suicidio». In Italia «c’è un problema di sindrome ‘nimby’, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì tre anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo». Le parole di Cingolani si riferiscono al rigassificatore di Piombino.
Cingolani ha poi spiegato che il price cap si configurerà con «un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza picchi assurdi». In Europa, «credo che si possa giungere ad una conclusione, un compromesso, che possa limitare i costi».